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2 h 30 m | 3 km circa |
Percorso circolare naturalistico
Località Funnu Vojere – Corsano (Le)
Livello di difficoltà poco difficile con saliscendi.
Tra falesie, terrazzamenti e sentieri a strapiombo sull’Adriatico si riscoprono le pozze nascoste ove veniva curato il sale, oggetto di contrabbando.
Il luogo custodisce varie specie vegetali rupicole e avifauna.
Coordinate del Punto di inizio
Lat 39.888139
Lon 18.392327
Mappa Google
Descrizione
Il Luogo
Livello di difficoltà E poco difficile con saliscendi.
È un percorso vario con qualche tratto più difficoltoso dovuto ai dislivelli che il sentiero segue con noncuranza saltellando tra gli arbusti.
Si sviluppa come un rettangolo con un lato lungo vicino al mare e l’altro sulla collina, i lati corti invece segnano un dislivello di quasi 140 metri da percorrere una volta in discesa e l’altra in salita.
Il Percorso
Si inizia nei pressi di un simpatico boschetto di lecci che accoglie alcuni funghi commestibili; seguendo un sentiero parallelo al bosco si prosegue verso sud lungo il crinale della collina.
Spesso gruppi di roverelle e querce spinose occludono il paesaggio, che ogni tanto si apre mostrando i lontani strapiombi sul mare di Funnuvojere. Incontriamo casette rurali riadattate all’uso attuale, con alcuni terrazzamenti trasformati in cortili abitabili.
Un saliscendi di alcune centinaia di metri ci porta, dopo un basso boschetto di quercia spinosa e corbezzolo a una autentica scalinata intagliata nella roccia e subito dopo a un tortuoso sentiero in ripida discesa verso il mare.
Vie del contrabbando del Sale
È uno degli antichi sentieri del contrabbando di sale. Nel passato, ma se ne parla anche ora, la vicina Corsano era molto attiva nella produzione e nel contrabbando del sale, molto usato, specialmente allora, per conservare carni, pesci e ortaggi.
Ogni tanto la discesa si interrompe e le anse laterali formate dal sentiero venivano usate dalla donna di vedetta per controllare meglio il territorio nella ricerca di finanzieri da segnalare. Un sentiero ripido e stretto adatto ad agguati e fughe veloci di cui i corsanesi favoleggiano ancora quando raccontano delle Vie del Sale.
Le Pescàre
Dopo aver tagliato la litoranea un’altra discesa porta vicino al mare nei pressi delle pescàre, e siamo all’inizio del secondo lato lungo del rettangolo.
Si tratta di luoghi, a volte adattati per facilitare l’accesso, selezionati perché si trovano sul passaggio dei pesci. In passato ferocemente contesi tra i proprietari terrieri, anche ora sono spesso oggetto di dispute accanite tra pescatori. Non prive di pericoli, a causa di onde improvvise che portano via. Più avanti, per diverse centinaia di metri, le pescàre si alternano alle conche del sale.
Conche del Sale
Ogni tanto un breve tratturo si spinge radialmente verso il mare e vicino alla riva si allarga in diverse spianate poste su vari livelli e forate da buche larghe e poco profonde: le conche per curare il sale.
Veniva immessa acqua marina e lasciata evaporare al sole fino a ottenere un sale puro e cristallino ritenuto molto pregiato. Dall’altro lato del sentiero la scogliera si trasforma presto in orti e giardini con villetta su cui sovrasta una imponente parete verticale.
Più avanti degrada in terrazzamenti sempre meno ripidi attraverso i quali si percorre il secondo lato corto del rettangolo e si torna all’inizio attraverso una strada rurale asfaltata.
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